Giuseppe Febbraio DVM, PhD
Diploma Master II Livello Gastroenterologia & Endoscopia Digestiva
L’aspettativa di vita degli animali da compagnia, oggigiorno, è aumentata, grazie principalmente ai progressi della medicina veterinaria, della scienza della nutrizione, all’adozione di programmi altamente efficaci per la profilassi vaccinale, la prevenzione di patologie trasmesse da vettori (leishmaniosi, filariosi) e alle maggiori cure prestate dai proprietari più attenti e informati.
Per diventare un paziente geriatrico sano è necessario essere tale anche in gioventù e nella media età. È importante convincersi che la VECCHIAIA NON è UNA MALATTIA .
Ai fini pratici, si considerano in età avanzata i gatti e i cani di piccola taglia (meno di 10 kg) a partire dai 9 anni.
A 8 anni per i cani di media taglia (10-23 kg)
A sette anni per quelli di grossa taglia (23-40 kg)
A sei anni per quelli di taglia gigante gigante (oltre i 40 kg)
Esistono quattro importanti componenti del programma di benessere del paziente anziano:
VISITE DI CONTROLLO
Poiché i mutamenti che si verificano negli animali anziani possono avvenire in un arco di tempo relativamente breve, si raccomanda di sottoporre ad un esame di controllo gli animali ogni sei mesi.
I proprietari devono essere consapevoli delle cure sanitarie di cui necessitano i loro animali anziani. Occorre prestare attenzione all’eventuale comparsa di modificazioni del comportamento, allo stato di forma e del peso, ai cattivi odori (non solo dell’alito), alle variazioni delle caratteristiche delle feci e delle urine, nonché alla formazione di bozzellature e rigonfiamenti della cute o di qualsiasi altra parte del corpo. Tutto aumenta la probabilità che un animale malato venga condotto a visita nelle prime fasi del decorso della malattia (quando le possibilità di intervenire terapeuticamente sono ottimali)
Dopo la raccolta dell’anamnesi medica completa, si deve effettuare un esame clinico approfondito con particolare attenzione a quelle aree del corpo che riflettono comunemente la comparsa delle malattie geriatriche.
Se il cliente acconsente, nei pazienti anziani si dovrebbe effettuare di routine una serie di esami diagnostici di screening. Nei pazienti umani in età geriatrica (ma anche in soggetti più giovani) lo screening ordinario è volto a individuare l’eventuale presenza di ipercolesterolemia, iperglicemia, glicosuria, proteinuria, ipertensione, patologie prostatiche, anemia, noduli mammari ecc. Nel cane e nel gatto non c’è ragione di adottare una filosofia differente. Esami del sangue, delle feci e delle urine, radiografie del torace ed ecografia addominale possono essere organizzate in accordo con il proprietazio in funzione del livello di programma di controllo prescelto.
Tanto più precoce è l’identificazione di un eventuale disordine, meglio è.
Spesso, infatti, una diagnosi precoce offre maggiori probabilità di ottenere un buon controllo del problema.
Vaccinazioni e controllo delle parassitosi
I cani e i gatti anziani non hanno bisogno di essere sottoposti a un richiamo vaccinale annuale nei confronti delle malattie virali. Le attuali linee guida internazionali suggeriscono di inoculare i normali vaccini polivalenti ogni tre anni. Il vaccino anti-FeLV viene somministrato annualmente nei gatti a rischio di esposizione, la vaccinazione antirabbica nel caso di viaggi all’estero o in zone endemiche (vaccino triennale in ogni caso). Nel cane sono consigliati richiami annuali per leptospirosi e parainfluenza. Si consiglia, ovviamente, una valutazione personalizzata del singolo animale.
Il controllo dei parassiti è estremamente importante e gli interventi profilattici vanno effettuati in tutti gli animali a rischio di esposizione. Il controllo è essenziale anche al fine di prevenire patologie trasmesse da parassiti vettori .
Nutrizione
I fabbisogni nutrizionali dei cani e dei gatti variano in funzione delle loro condizioni generali e di eventuali malattie concomitanti. La dieta deve essere bilanciata, completa e appetibile, magari supportata da evidenze cliniche. Nei gatti, la formulazione impiegata deve contenere adeguati livelli di potassio e taurina. Nei gatti anziani si devono evitare i prodotti che acidificano fortemente l’urina.
Qualsiasi modificazione dell’alimentazione deve essere effettuata gradualmente, dal momento che le capacità di adattamento del tratto gastroenterico diminuiscono con l’età.
Gli obiettivi del trattamento nutrizionale sono:
Le diete geriatriche devono quindi tenere presenti molti fattori diversi, non ultimo la qualità e la digeribilità dei principi nutritivi.
È essenziale riconoscere le speciali esigenze dei nostri animali durante il processo d’invecchiamento, individuare e trattare precocemente i problemi associati all’età allo scopo di promuoverne il benessere nel tempo.